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Quali persone formano il gruppo liturgico
Il gruppo liturgico di una comunità è formato da persone che si responsabilizzano in una forma o in un'altra dei vari servizi o funzioni che si realizzano nelle celebrazioni, e anche di altre, che senza esercitare alcuna funzione nelle celebrazioni, sono interessate a far parte del gruppo.
Tratto da: Animación litúrgica - JOAN M. CANALS, “El equipo de la animación Litúrgica”, tradotto e curato da Mauro Bertini.
Alcuni consigli
1. È auspicabile e necessario che un ministro ordinato si prenda carico del gruppo liturgico e sia lui il responsabile della sua organizzazione, funzionamento e formazione. La sua presenza è una garanzia di perseveranza e di unità di criteri. L'ideale è che il presidente di ogni celebrazione sia presente quando il gruppo si riunisce e prepara le azioni liturgiche. Il presidente della celebrazione è colui che anima e coordina i vari servizi e funzioni per il bene di una piena, attiva e fruttuosa partecipazione da parte dell'assemblea liturgica.
2. Alcune comunità godono il privilegio della presenza di un diacono. In questo caso, lui si può responsabilizzare, come ministro ordinato del gruppo ed esercitare la diaconia, oltre alle opere sociali o di carità della comunità nelle celebrazioni liturgiche. Presiede anche l'assemblea in alcuni casi.
3. I ministri istituiti sono quelli che la Chiesa riconosce ufficialmente come lettori e accoliti per esercitare il servizio della Parola, dell'altare ed essere ministri straordinari della comunione.
4. Le persone laiche che nella celebrazione liturgica esercitano qualche funzione in forma stabile o occasionale. Queste funzioni si possono classificare nella maniera seguente:
a. coloro che sono al servizio dell'assemblea: quelli che pensano all'accoglienza e all'ordine nella chiesa; il commentatore; il sagrestano o le persone che assumono questo compito importante,
b. quelli che sono al servizio della Parola di Dio: il lettore, non istituito; il salmista; colui che formula le intenzioni della preghiera dei fedeli,
c. coloro che sono al servizio dell'altare e del ministro ordinato: l'accolito o il chierichetto; il maestro di cerimonie; colui che è autorizzato per distribuire l'Eucaristia,
d. quelli che sono al servizio del canto e della musica: i cantori e la schola cantorum; il direttore del canto dell'assemblea, l'organista e gli altri musicisti, e coloro che servono altre funzioni in casi particolari: i padrini (battesimo, confermazione); i testimoni.
N.B.
Il gruppo liturgico deve rimanere sempre aperto e accogliente per le persone della comunità che desiderano esercitare una funzione e perché sia riconosciuta la loro capacità di esercitarla, o a quelle che vogliono partecipare nelle riunioni per la loro formazione senza pretendere di esercitare alcuna funzione nelle celebrazioni. Il gruppo non può mai stare chiuso, in questo caso il suo funzionamento sarà molto limitato. Nemmeno il gruppo deve monopolizzare il progresso della liturgia nella comunità.