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Canti per il Giovedì Santo
Nella memoria dell’ultima cena di Cristo con i suoi discepoli, prologo del Triduo del Signore crocifisso, sepolto e risorto, la Chiesa è invitata a cogliere con animo stupito la sua origine nel dono nuziale che Cristo fa di sé. La celebrazione eucaristica di questa sera raccoglie i grandi “misteri” dell’istituzione dell’Eucaristia e del sacerdozio e il dono del comandamento nuovo dell’amore fraterno. È una celebrazione unica dell’anno liturgico, che domanda alcune attenzioni particolari. La Lavanda dei piedi non deve configurarsi come una sorta di drammatizzazione del racconto evangelico e tanto meno deve ridursi a un mero esteriore che non incide nelle coscienze.
Il Messale offre indicazioni precise circa i canti che accompagnano questo momento. Oltre il prefazio, si potrebbe valorizzare con il canto il racconto dell’istituzione dell’Eucaristia (Messale Romano, pp. 1072-1075 e 1116-1119): è l’inserzione anamnetica all’interno della grande preghiera che riallaccia l’agire della Chiesa alle parole e i gesti di Cristo e alla sua volontà che tali parole e gesti fossero ripetuti quale sua memoria.
Proposta di canti liturgici per il Giovedì Santo
Uso Liturgico
Spartito - accordi
per Chitarra
Spartito
per Organo
Audio
per l'ascolto
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Lavanda dei piedi
Questo è il mio comandamento - Accordi -Frisina
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