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Su questo altare
Su questo altare noi ti offriamo, Signore, la vita;
nelle tue mani deponiamo i nostri doni:
tu li trasformerai in cibo di vita eterna
tu li trasformerai in bevanda di salvezza.
Per questo pane, o Signore, benedetto sei tu; frutto della terra e del nostro lavoro, lo presentiamo. Frutto della terra e del nostro lavoro, lo presentiamo a te
Su questo altare noi ti offriamo, Signore…
Per questo vino, o Signore, benedetto sei tu;
frutto della vite e del nostro lavoro, lo presentiamo a te.
Frutto della vite e del nostro lavoro lo presentiamo a te.
La liturgia eucaristica si sviluppa in tre diversi momenti. Il primo momento è l'offertorio, poi segue la preghiera eucaristica, e infine terzo ed ultimo momento la Comunione.
Il testo di questo canto per la presentazione dei doni si rifà al primo momento della Liturgia Eucaristica cioè all'offertorio. Nonostante il canto liturgico preso in esame abbia una melodia ben fatta e suggestiva, il testo a nostro parere poteva essere diverso. Noi pensiamo che tutto ciò che è doppio nella liturgia non è opportuno.
Infatti, durante l'esecuzione di questo canto sia l'assemblea che il sacerdote, i primi cantando ed il secondo pregando, dicono le stesse parole. A parte questa puntualizzazione doverosa questa canzone rimane comunque un buon canto liturgico e sicuramente tra non molto sarà apprezzato tra i giovani. In sintesi questo testo sta a significare il gesto del pane e del vino portati all'altare dalla comunità e poi offerti dal sacerdote in nome di Gesù nel sacrificio eucaristico ed è allora che il pane e il vino si trasformano in Corpo e Sangue di Gesù Cristo come avvenne per la prima volta nell'ultima Cena.
Il canto dicevamo non presenta particolari difficoltà di esecuzione. Un trucco che notiamo essere stato usato durante il ritornello nella registrazione originale è quella di diminuire di quasi la metà la durata delle note finali di ogni frase nonostante non sia sempre indicato in partitura. Questa particolare attenzione, gioverà alla natura ritmica del canto stesso migliorandone l'esecuzione finale.
Anche questo canto ha la forma tipica della canzone con strofa e ritornello ed è su quest'ultimo che l'assemblea si inserirà cantando la voce dei soprani.
L'alternanza tra strofa e ritornello peraltro sempre uguale, abbracciano una linea melodica, armonica e ritmica simili rendendo il tutto piuttosto omogeneo ma nonostante questo il canto non risulta mai monotono.
Ad ogni modo chi si dovrà interessare all'accompagnamento del canto farà bene a differenziare i due momenti.
Il canto "Su questo altare", dopo una breve introduzione comincia con il coro all'unisono insieme all'assemblea. Le strofe non presentano alcuna difficoltà ma è bene ugualmente assegnarle ad un solista per una facile comprensione del testo. Dal secondo ritornello in poi compare una seconda voce più bassa che lo rende un pò più corposo da affidare possibilmente ai contralti.
Nello spartito a nostra disposizione le indicazioni di esecuzioni sono praticamente assenti. Per aiutarvi nel realizzare l'accompagnamento ci avvaliamo dell'ascolto della base strumentale.
L'accompagnamento è piuttosto semplice ma merita comunque la giusta attenzione. Il canto comincia con una breve introduzione realizzata da due chitarre, una solista e l'altra di accompagnamento sgranando gli accordi.
Prima di proseguire dobbiamo fare una distinzione tra il primo ritornello che risulta essere accompagnato da solo un arpeggio di chitarra ed uno strumento a fiato e il resto del brano che sarà sostenuto da più strumenti e con una ritmica un pò più complessa.
Sulla prima strofa e fino al termine del canto una chitarra acustica dovrà sostenere il ritmo con delle pennate libere. La nostra esecuzione strumentale termina con la seconda parte dell'introduzione. L'organista in assenza di spartito idoneo dovrà arrangiarsi con gli accordi cercando il modo più efficace per legare bene i vari passaggi.
L'introduzione di questo canto si svolge su una semplice melodia sulla successione progressiva dei seguenti accordi: SI-
l'arpeggio qui sopra riportato lo potete utilizzare nel primo ritornello se avete a disposizione una sola chitarra altrimenti per l'intero pezzo. L'altra chitarra dalla prima strofa in poi eseguirà il ritmo qui proposto qui di seguito.
Segni convenzionali arpeggio:
p = pollice i = indice m= medio
a= anulare
Segni convenzionali ritmo:
^ = pennata in giù v = pennata in su.
Strumenti Musicali
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Chitarra
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Presentazione dei doni (celebrazione eucaristica)
titolo: Su questo altare
testo: Paolo Auricchio
musica: Giampiero Ferrante
-
edito da: Ed. Paoline
anno: 2006
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