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Musica Sacra
Liturgia e Musica Sacra
Non si può parlare e/o essere impegnati nella Musica Sacra senza conoscerne i principi dettati dalla Sacrosanctum Concilium.
Detto questo vi consigliamo una breve lettura di alcune norme qui proposte che rispondono alle classiche domande sui canti profani e/o classici come l'Ave Maria di Schubert, domande del tipo se, come e quando eseguire questi canti.
a cura di Mauro Bertini
PRINCIPI
1. Definizione -
2.
3.
4. Tra gli altri generi di musica dobbiamo inoltre prendere in considerazione per il Culto Sacro la Polifonia vocale classica, la Polifonia modema e la canzone popolare, in modo che:
a) siano arte autentica
b) rispondano allo spirito degli atti sacri
c) per quanto riguarda il testo, la melodia, il ritmo, l'armonia e gli strumenti abbiano le condizioni che l'atto sacro richiede e che in queste norme andremo a specificare (S.C. N° 116).
5. In relazione a questa materia vi è una legge psicologica, secondo la quale "le immagini uditive date in un atto di coscienza o di subconscio restano per sempre associate alle altre immagini sensoriali o sentimentali che si diedero nel fatto stesso di coscienza o di subconscio." Di conseguenza la musica e i canti profani che si ascoltarono in un determinato luogo, restano per sempre associati alle immagini sensoriali e ai sentimenti che si ebbero in questo momento e luogo, e quindi, quando si ritorna ad ascoltare questa musica o questi canti, anche siano con testo diverso, altrove e in altre circostanze, appaiono nel ricordo le immagini del primo fatto di coscienza o subconscio.
NORME PRATICHE
Seguendo questi principi stabiliamo le seguenti norme:
1. Si devono escludere dagli Atti Sacri i canti elaborati su melodie di canzoni profane, anche quando abbiamo cambiato loro il testo con un altro preso da fonti liturgiche.
Esempi: Sogno impossibile, Yesterday, il Tema di Lara, L'amore è una cosa meravigliosa, ecc...
2. Nota -
3.
4. I canti religiosi provenienti da culti non cattolici o non cristiani, se nel suo testo o nel suo tessuto musicale non hanno nulla contro queste norme possono essere utilizzati dalle comunità cattoliche. Tuttavia, sia i sacerdoti che i direttori di cori stiano attenti alla sensibilità del popolo di Dio nelle loro comunità, perché in alcuni luoghi questi canti non sono ben accetti.
5. Alcuni canti, come l'Inno alla Gioia di Beethoven, che non fanno alcun riferimento a Dio né all'economia della Salvezza, possono essere utilizzati nei ritiri dei gruppi soprattutto dei giovani, ma non sono propri per gli Atti Liturgici.
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