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Vocazione canto
Era un giorno come tanti altri, e quel giorno lui passò; era un uomo come tutti gli altri, e passando mi chiamò. Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so. Era un giorno come tanti altri, e quel giorno mi chiamò.
Tu, Dio, che conosci il nome mio, fa’ che ascoltando la tua voce io ricordi dove porta la mia strada nella vita all’incontro con te.
Era l’alba triste e senza vita, e qualcuno mi chiamò; era un uomo come tutti gli altri, ma la voce, quella no. Quante volte un uomo con il nome giusto mi ha chiamato, una volta sola l’ho sentito pronunciare con amor. Era un uomo come nessun altro, e quel giorno mi chiamò.
Il ritornello del canto Vocazione è un'esortazione rivolta a Dio Padre in grande intimità con i suoi figli, dove emerge subito il legame di familiarità con Lui.
L'esortazione trova sfogo dai momenti bui della vita quotidiana e trova riscontro evangelico per esempio nel pescatore o nel pubblicano.
Poi il testo evidenzia l'ascolto, la voce di Dio che parla a noi e che mai come in questo momento si realizza con i silenzi purtroppo sempre più rari nella nostra vita. Dunque per ascoltare occorre prima mettersi in ascolto. Dopo avere accolto e assimilato la parola di Dio, dobbiamo tenere bene in mente qual'è la nostra strada in questa vita e seguirla. Nel canto Vocazione, nel testo delle strofe in particolare, Dio ci chiama per nome ma è necessario cambiare identità, personalità che vuol dire un nuovo stile di vita, un modo nuovo di vedere il rapporto con i nostri fratelli.
La forma del canto Vocazione è quella tipica della canzone nella successione strofa - ritornello – strofa – ritornello. Il rapporto tra strofa e ritornello è ben equilibrato e diversificato, rendendo il canto piacevole all'ascolto e immune da una monotonia spesso presente haimè in tanti canti.
L'espressione è il punto più importante su cui soffermarsi e ribattere più volte, in particolare occorre cantare bene le strofe che ci parlano di un incontro del tutto inaspettato. La struttura della melodia è di facile esecuzione per tutte le voci. Le strofe a nostro parere vanno assegnate a due solisti: un uomo (la prima strofa) e una donna (la seconda strofa).
Uno degli errori più comuni da evitare, ascoltando il canto Vocazione, (data la sua fama, viene cantato in tante celebrazioni eucaristiche), è quella di le sincope (era..., come..., ecc...) cercando al contrario di mantenere legata l'intera frase. Altro errore che si presenta spesso riguarda il vocalizzo, da affidare ad un coro o un gruppo di coristi specifico proprio per evitare la caduta del canto provocata dalla inevitabile mancanza di fiato. Quindi si predispongano due gruppi di coristi o si affidi una parte all'assemblea e l'altra (il vocalizzo) al coro.
Il ritornello infine va eseguito con il dovuto slancio in questa successione: l'assemblea canterà la melodia principale mentre ad alcune voci maschili del coro sarà affidato il controcanto. La seconda parte del ritornello (io ricordi...) verrà eseguita da tutti quanti insieme e all'unisono.
Scheda in aggiornamento!!!
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Canto vocazionale (Celebrazione Eucaristica)
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titolo: Vocazione
testo: Pierangelo Sequeri
musica: Pierangelo Sequeri
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tratto da: In cerca d'autore
edito da: edizioni Rugginenti
anno: 1978
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